ASSOCIAZIONE PER I DIRITTI DI CITTADINANZA

Empoli

sabato 20 febbraio 2010

Verso il Primo Marzo 2010, Domenica 21: cena meticcia, proiezione video su Rosarno "Il tempo delle arance"


Fervono i preparativi, le assemblee e i dibattiti. In tutta Italia i comitati locali stanno organizzando la giornata europea del Primo Marzo 2010 "Un giorno CON noi". In quella giornata ci renderemo visibili, a differenza di molti, troppi, altri giorni dell'anno, anche a Empoli. Scenderemo in strada, giovani, vecchi, uomini, donne e bambini per dire no al razzismo istituzionale, per il ritiro delle leggi razziste che rendono impossibile la quotidianità di milioni di persone che hanno scelto di (o hanno dovuto) migrare e cercare una vita dignitosa in terre lontane da quelle natali.
Insieme italiani e migranti, belli meticci, rivendicheremo il diritto a emigrare, riconosciuto dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. La storia umana è sempre stata storia di migrazioni: senza di esse nessun processo di civilizzazione e costruzione delle culture avrebbe avuto luogo. L'ipotesi di costruzione anche in Toscana di un lager per migranti che avrebbero commesso il "reato di emigrare" ci troverà sempre contrari/e. Grideremo dunque che noi non saremo complici.
Oggi la situazione riguardo i diritti nel nostro Paese è drammatica, c'è un attacco senza precedenti non solo alla dignità umana di migranti e poveri in generale, ma anche a chi fa solidarietà e applica i principi cristiani dell'accoglienza, nonostante da più parti si senta invocare la difesa delle radici cristiane. Padre Carlo D'Antoni a Siracusa è stato arrestato la settimana scorsa per aver accolto chi non aveva un posto dove andare. Molti scampati al tentativo di progrom di Rosarno. Viviamo un paradosso: una legge, da un lato, produce clandestinità (e c'è un'ampia letteratura che dimostra che questo ha fatto la Bossi-Fini, e che le cose stanno andando ancora peggio da quando è in vigore il famigerato pacchetto sicurezza) e, dall'altro, trasforma la solidarietà in reato.
La realtà in Sicilia se possibile è peggiore di quella di Rosarno, e padre Carlo D'Antoni ha sempre denunciato questo stato di cose. Dando a padre Carlo tutta la nostra solidarietà, organizziamo per domani sera, Domenica 21 Febbraio, come tappa di avvicinamento verso il Primo Marzo 2010 e all'interno della campagna di tesseramento dell'associazione, una cena meticcia alle 20 (cous-cous e cucina toscana), e a seguire, alle 22 circa, proietteremo un video sui fatti di Rosarno, per capire meglio cosa è successo veramente, quali sono le cause di tanta rabbia da parte dei lavoratori schiavizzati nei campi, quali sono le condizioni in cui il caporalato mafioso li costringe a lavorare. Per quei fatti addirittura sono stati espulsi e puniti i migranti, nessuno è stato denunciato per sfruttamento della manodopera clandestina, nè per la caccia all'uomo che c'è stata. Questo succede in Italia nel 2010.
Al CS INTIFADA, via 25 Aprile n. 1, Ponte a Elsa, Empoli.
Alle 18 l'Associazione farà un'assemblea per fare il punto sul percorso di avvicinamento al Primo Marzo empolese, tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
Ore 20: cena meticcia.
Ore 22 proiezione di un'illuminante intervista a Roberto Saviano sui fatti di Rosarno e del video "IL TEMPO DELLE ARANCE"
,
realizzato dalla rete antirazzista calabrese e InsuTV:
"Volevano braccia e sono arrivati uomini…
realizzato da InsuTv a Rosarno nei giorni del pogrom e della deportazione dei migranti per ritrovare, nelle immagini e nei racconti dei protagonisti, le ragioni della ribellione contro la violenza e l’apartheid, a cui è seguita la vendetta della mafia e del governo…

Quei grandi di Insu^Tv stavolta sono andati a Rosarno per girare questo video documento, per dare voce ancora una volta a coloro che hanno subito e che non hanno la possibilità di farsi ascoltare, li dove lo Stato Italiano ha fallito ancora una volta, sgombrando persone da un luogo soltanto perchè il colore della pelle di alcuni uomini non è lo stesso di altri uomini!
"
Sarà presente materiale informativo su Rosarno e sul Primo Marzo 2010.