ASSOCIAZIONE PER I DIRITTI DI CITTADINANZA

Empoli

lunedì 31 maggio 2010

PRESIDIO IN SOLIDARIETA' CON LE ASSOCIAZIONI PACIFISTE ATTACCATE DA ISRAELE


Oggi pomeriggio ci sarà un presidio a Empoli in Piazza della Vittoria dalle ore 18.30. Il presidio nasce dall'indignazione generale che tutti noi stiamo vivendo riguardo l'aggressione criminale che Israele sta portando avanti contro la popolazione di Gaza e ieri anche contro la Freedom Flotilla. La flotta pacifista si stava dirigendo a Gaza per portare aiuti e rompere l'assedio. Tra gli aiuti ci sono seggiole a rotelle, casette prefabbricate, medicine, generi alimentari, e altri beni fondamentali per la popolazione di Gaza, di certo non armi come dichiarato dal governo israeliano.

Nell'attacco criminale, frutto della totale impunità di cui gode lo stato israeliano nelle sue continue violazioni dei diritti umani in medio oriente, ci sono stati almeno 19 morti. La nave attaccata è la Mavi Marmara, nave turca che fa parte della Freedom Flotilla.

La Freedom Flottila è composta da 9 navi con a bordo circa 700 persone provenienti da 40 paesi con aiuti per la popolazione di Gaza, stretta nell'assedio. Ci sono molte associazioni per i diritti umani e contro l'assedio di Gaza, la più numerosa è il Free Gaza Movement, inoltre ci sono cinque parlamentari (di Irlanda, Svezia, Norvegia e Bulgaria) oltre a esponenti di Ong, associazioni e semplici cittadini.

Il giornalista di Al Jazeera a bordo della nave ha raccontato che la nave è stata attaccata nelle acque internazionali. Gli israeliani sono saliti a bordo ed hanno sparato sui civili che facevano parte dell'equipaggio.

L'attacco israeliano alla Freedom Flotilla é una scelta precisa di Israele di riaffermare la propria impunità internazionale. Israele vuole riaffermare il proprio totale diritto a compiere dove, come, quando gli pare atti di vera e propria criminalità internazionale.

Oggi dunque saremo in piazza per esprimere ancora una volta la nostra solidarietà alla popolazione di Gaza e ai movimenti internazionali di sostegno al popolo sotto assedio. Chiediamo alla comunità internazionale di intervenire, anche con forti sanzioni contro i crimini dello stato di Israele. Siamo profondamente convinti e convinte che così facendo Israele sta mettendo in pericolo anche il popolo israeliano stesso.

E' evidente che del processo di pace non interessa niente all'attuale governo israeliano: una forte condanna non solo degli attacchi di stanotte, ma anche delle continue violazioni dei diritti umani contro bambini uomini e donne a cui è resa impossibile la vita quotidiana da parte della comunità internazionale, Italia compresa, rappresenta oggi un atto dovuto. Le dichiarazioni del ministro Frattini che chiedono di capire cosa sia realmente successo non vanno assolutamente in questa direzione, anzi, come le sue parole contro il boicottaggio dei prodotti provenienti dai territori occupati, continuano a legittimare la condotta del governo israeliano e le sue continue violazioni dei diritti umani più elementari.

Esprimiamo ancora una volta la nostra totale solidarietà alle vittime dell'aggressione, condanniamo la vile e criminale azione dei reparti speciali israeliani contro attivisti civili, pacifisti e inermi. Quello di stanotte è stato un crimine contro l'umanità. Su quelle navi potevamo esserci anche noi, su quelle navi ci siamo anche tutte e tutti noi.

Aggiornamenti:

Ascolta l'ntervista a Vittorio Arrigoni

PeaceReporter

Guerrilla Radio: il blog di Vittorio Arrigoni

Trasmissione speciale di Radio Sherwood


SOLIDARIETA' AI MOVIMENTI DI SOSTEGNO ALLA POPOLAZIONE DI GAZA

STOP AL MASSACRO PALESTINESE - FERMIAMO ISRAELE!

CONDANNA CHIARA E NETTA DELL'AGGRESSIONE DA PARTE DELLA COMUNITA' INTERNAZIONALE

FREE GAZA - PALESTINA LIBERA

venerdì 28 maggio 2010

COMUNICATO DELL'ASGI SUL CIE IN TOSCANA

IMMIGRAZIONE: MARONI, NUOVI CIE ENTRO FINE ANNO IN 4
REGIONI ANNUNCIO MINISTRO, CENTRI IN VENETO, TOSCANA,
MARCHE E CAMPANIA
(ANSA) - ROMA, 26 MAG 2010

Entro la fine dell'anno si avvieranno i lavori per la realizzazione di
quattro nuovi Centri di Identificazione ed Espulsione (Cie) in Veneto,
Toscana, Marche e Campania. Lo ha annunciato il ministro dell'Interno
Roberto Maroni nel corso del question time alla Camera, sottolineando
che l'obiettivo del governo è quello di realizzare un Cie in ogni
regione italiana entro la fine della legislatura. Per un contrasto
adeguato all'immigrazione clandestina, ha detto Maroni, "occorre
potenziare i Cie.
Oggi ce ne sono 13, in 9 regioni, con 1.811 posti" e che "sono
insufficienti per gestire l'azione di contrasto". Dunque, ha
proseguito Maroni, "entro quest'anno cominceremo la costruzione"
nelle quattro regioni.

"Abbiamo già individuato le aree, vicino agli aeroporti, in strutture
dismesse che vanno ristrutturate. Nei prossimi giorni - ha concluso il
titolare del Viminale - incontrerò i presidenti delle quattro regioni,
per definire con loro le nostre proposte e decidere la sede più idonea".
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PUBBLICHIAMO DI SEGUITO LA PRESA DI POSIZINE DELL'ASGI
SULLA QUESTIONE CIE IN TOSCANA
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La Regione Toscana, sino ad oggi, grazie all’impegno ed all’azione
congiunta delle Associazioni e degli Enti Locali è, anche
simbolicamente, una terra libera da Centri istituiti e voluti per
privare della libertà personale donne, uomini e talvolta minori, senza
le finalità e le garanzie sancite dall’articolo 13 della Costituzione
Italiana.

Siamo fortemente allarmati dalla non univocità delle affermazioni del
Presidente della Regione di fronte alla pretesa del Ministro dell’Interno
di istituire anche sul territorio toscano Centri di Identificazione ed
Espulsione e quindi chiediamo alle rappresentanze istituzionali del
territorio di non accettare imposizioni che non potranno che trovare,
ancora una volta, la nostra più viva opposizione.


ASGI Associazione Studi Giuridici Immigrazione
Sezione Toscana

venerdì 21 maggio 2010

IL CLANDESTINO E IL BANCHINO


Esprimiamo profonda indignazione per la ridicola provocazione che domani andrà in scena in via del Giglio a Empoli. Secondo le farneticanti esternazioni di Pdl azione giovani e gioventù italiota presenti nel comunicato di lancio dell'iniziativa, domani in via del Giglio ci sarà un banchino di raccolta firme, sembrerebbe di capire, per la promozione di un "Referendum abrogativo della legge Regionale Toscana nr. 29 del 09.06.2009" (norme per l'accoglienza, l'integrazione partecipe e la tutela dei cittadini stranieri).

Secondo gli organizzatori del banchino questa legge sarebbe "illegittima" e addirittura "equipara i cittadini stranieri clandestini a quelli regolari". Tali attacchi alla legge regionale in materia di immigrazione dimostrano ignoranza verso la legge stessa, o malafede, e in ogni caso c'è una evidente volontà di spargere odio nella nostra comunità. Odio di esseri umani verso altri esseri umani.

Questi stessi esponenti del pdl si dimostrano anche avulsi dalla realtà e tentano un'improbabile distinzione netta tra chi è regolare e chi è clandestino, ignorando che queste sono condizioni giuridiche vissute entrambe dalla grande maggioranza dei cittadini e delle cittadine migranti, praticamente tutti se si escludono i calciatori.
Anzi diciamo che fanno finta di ignorare la realtà delle cose, e ciò è ancora peggio perché sintomo di malafede. Infatti porta proprio il nome di un loro esponente e di Bossi la legge che non permette canali di ingresso regolari nel nostro Paese, costringendo nell'illegalità milioni di persone (legge Bossi-Fini): tale legge prevede che chi entra in Italia abbia già un lavoro, ma chi assumerebbe mai una persona che ancora non conosce?
E' addirittura dell'attuale governo in carica il "Pacchetto Sicurezza", varato da Maroni e contestatissimo dalle associazioni per i diritti umani, che peggiora (ebbene si, era possibile) la Bossi-Fini restringendo ulteriormente i diritti dei migranti in Italia: impedimenti ai ricongiungimenti familiari, prolungamento del tempo di prigionia nei CIE, introduzione della disumana e criminale pratica dei respingimenti in mare.

Dalle "argomentazioni" dei politici del banchetto è evidente una profonda ignoranza anche della carta costituzionale italiana che all'articolo 3 dice chiaramente che "tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali..."

Non spetta certo a noi che siamo una semplice associazione di cittadini di diverse provenienze difenderla, ma entrando nel merito della legge toscana che non piace al pdl ci sembra che essa non faccia altro che riconoscere la carta costituzionale, non dice niente di più in realtà, continua a non riconoscere ai cittadini sprovvisti di documenti nessun diritto a parte quello alle cure mediche. La legge toscana è financo troppo chiara nel ribadire che le azioni si rivolgono verso i cittadini stranieri in regola, in quasi tutti gli articoli si ribadisce "ai cittadini in regola col soggiorno".

Molto di più potrebbe fare una legge che metta al centro veramente l'essere umano. Prima si è esseri umani, poi si ha i documenti: i diritti umani si applicano, come dice la parola stessa agli esseri umani, a prescindere dalle condizioni giuridiche. L'Italia ci risulta ancora firmataria della carta fondamentale dei diritti dell'uomo, la quale sancisce anche il diritto a migrare come fondamentale di ogni essere umano, e il Primo Marzo, a Empoli come in tutta Italia lo abbiamo detto a gran voce.

Riteniamo il banchino di domani una becera provocazione il cui unico intento è spargere odio e paura, potevano raccogliere le firme a favore del razzismo e sarebbe stato lo stesso. Una provocazione verso tutta la comunità empolese, verso vecchi e nuovi cittadini, e gli esponenti del pdl promuovendola non fanno altro che dimostrare la loro bassezza politica, culturale e morale.

Oggi, in questa Italia malata, crediamo sia molto più opportuno, per il bene di tutto il Paese, andare a scuola, non distruggerla... d'altronde anche quello all'istruzione è un diritto primario di ogni essere umano e di ogni bambino della terra, a prescindere dalla condizione sociale sua o dei suoi genitori.

Siamo certi e certe che di firme ne raccoglieranno ben poche, che Empoli si dimostrerà ancora una volta libera da odio e razzismo: quel banchino infondo è l'unico clandestino.