ASSOCIAZIONE PER I DIRITTI DI CITTADINANZA

Empoli

martedì 10 febbraio 2009

Festa di presentazione di "Città Meticcia"

Inizia la campagna di tesseramento per l'anno 2009. La nostra Associazione, composta da cittadini italiani e stranieri, è nata dal percorso tracciato ad Empoli dallo sportello sociale organizzato dai Cobas Empoli-Valdelsa e dal collettivo OrdaPrecaria ed ha tra i suoi obbiettivi la promozione e la tutela dei diritti dei migranti. La festa di presentazione è fissata per venerdì, 13 febbraio, presso gli spazi del CS Intifada in via 25 aprile a Ponte a Elsa. A partire dalle 20 nella frazione empolese si terrà una cena sociale in cui presenteremo la neonata associazione. La serata sarà animata poi dalle 22.30 da musica afro-etnica con Dj Farhid.

lunedì 9 febbraio 2009

NO AL PACCHETTO SICUREZZA

Di sicuro c'è solo il razzismo. Questo si può dire sul ddl 733 passato in senato giovedì 5 febbraio. E' chiamato pacchetto "sicurezza", ma tutto fa meno che dare sicurezza.
Discriminazione, stigmatizzazione di noi migranti, esclusione di una parte della società dalla cittadinanza. Questo decreto di legge costruisce una cittadinanza di tipo escludente, è un attacco diretto ai poveri, italiani e migranti.
La sicurezza di cui parla è pura retorica, siamo di fronte ad una legge dal profondo valore simbolico, spesso inattuabile, dagli effetti drammatici e per molti versi imprevedibili.
Il testo prevede la soppressione dell'art. 35 del Testo Unico (T.U.) sull'immigrazione, che disponeva il divieto di segnalazione dei migranti irregolari da parte del personale medico ed ospedaliero. Benché molte associazioni e sindacati ospedalieri si siano dichiarati contrari ad ogni atto di delazione ("siamo medici e infermieri, non siamo spie", s'intitola una campagna di Medici Senza Frontiere) i risvolti saranno molto gravi, tantissimi irregolari avranno paura presentandosi al Pronto Soccorso di essere espulsi, dunque non ci andranno, almeno finché la malattia non si aggrava. Delle donne che praticano l'aborto nelle strutture sanitarie il 30-40% sono migranti, ed è facile immaginare che effetti può avere questo provvedimento nei confronti delle donne irregolari... Oltre che un rischio maggiore per la salute soggettiva di queste persone ne conseguirà anche una difficoltà maggiore (ed una spesa maggiore) per tutto il sistema sanitario nazionale che dovrà intervenire per curare malattie in stato più avanzato di gravità, e un rischio anche per la salute dell'intera collettività.
Una vera e propria sovra-tassa sui poveri è questo "contributo" che dovremmo pagare per il rilascio/rinnovo del Permesso di Soggiorno: da 80 a 200 euro per ogni pratica (per il rilascio di un PdS spesso già scaduto alla consegna) da sommarsi, ci teniamo a ricordarlo, alle 72 euro che già erano previste.
Simbolica e perversa è le disposizione che introduce il reato di ingresso e soggiorno irregolare, anche se di fronte all'impossibilità di incarcerare centinaia di migliaia di persone (che spesso lavorano nei campi, nelle fabbriche, nei cantieri, nelle case in tutta Italia) la sanzione prevista è una semplice, seppur costosissima, multa.
Vengono inasprite tutte le norme legate al favoreggiamento dell'ingresso irregolare, non vengono invece minimamente toccate le sanzioni per quanto concerne gli sfruttatori. Chi, nello sfruttamento di situazioni di soggiorno irregolare, trarrà ingiusto profitto (chi impiega lavoratori irregolari sottopagati) non vedrà aggravata la sua situazione.
Sarà richiesta per l'iscrizione o la variazione della residenza anagrafica la certificazione dell'idoneità alloggiativa. Moltissime abitazioni, anche tra quelle reperibili dietro lauto compenso nel mercato privato, non sono idonee. Ecco uno dei provvedimenti che andranno a intaccare i diritti dei cittadini migranti, dei comunitari e degli italiani. I senza casa, ma non solo, anche chi non ha una casa "idonea", si vedrà così tolta l'iscrizione all'anagrafe, e con essa il diritto all'accesso al servizio sanitario pubblico, e a tutti quei diritti minimi necessari per poter avere una vita degna.
Ci chiedono l'esibizione del PdS per tutti gli atti di stato civile, togliendo così agli irregolari anche la possibilità di riconoscere un figlio per esempio, la possibilità di sposarsi, anche se il matrimonio tra "clandestini" con le normative precedenti non implicava l'accesso al Permesso di Soggiorno.
La vera emergenza in Italia è il razzismo, e questo governo, forte di un clima di delirio securitario generalizzato, lo alimenta discriminando i migranti. In nome della sicurezza si vuole scaricare sui migranti il prezzo di una crisi economica globale diventata ormai ingestibile. Il governo e le parti sociali alleate stanno gestendo la crisi sul piano mediatico spettacolare prestando il fianco nell'individuare il migrante come nemico comune, pericoloso e che compete nella spartizione delle briciole.
Crediamo che questo nefasto ddl, produrrà clandestinità, farà diventare irregolare chi ora non lo è, pensiamo a chi, cittadino straniero, perderà il posto di lavoro a causa della crisi che stiamo vivendo. Il PdS è legato indissolubilmente al contratto di lavoro dunque chi si troverà in questa situazione rischierà di essere espulso. Ma noi non siamo braccia, siamo uomini e donne, famiglie, i nostri bambini vanno a scuola, siamo parte del tessuto sociale ed economico, vogliamo essere protagonisti nella costruzione del futuro arginando il razzismo che si sta diffondendo e affermando nuovi diritti per tutte e tutti.
L'associazione Città Meticcia aderisce alla rete contro il pacchetto sicurezza (http://nopacchettosicurezza.noblogs.org): vorremmo organizzare una mobilitazione territoriale, lo vorremmo fare con tutte le associazioni, organizzazioni, movimenti e singoli cittadini che condividono le preoccupazioni che questa legge ci da.

Crediamo che un'assemblea territoriale per discutere ed organizzarci sia necessaria, proponiamo domenica 15 febbraio, per costruire una mobilitazione sabato 21 febbraio, in sintonia con altre sugli stessi temi a livello nazionale.
Invitiamo inoltre tutta la cittadinanza e l'associazionismo a venirci a trovare venerdì 13 alla festa di presentazione dell'associazione "Città Meticcia", dall'aperitivo in poi con cena e musica etnica, presso gli spazi del centro sociale Intifada in via 25 aprile n. 1 a Ponte a Elsa.