ASSOCIAZIONE PER I DIRITTI DI CITTADINANZA

Empoli

venerdì 25 settembre 2009

CLANDESTINO DAY

Oggi più che mai. Oggi, altrimenti quando? Tutto il mondo dell'associazionismo migrante, tutto il movimento per i diritti e contro la barbarie, in tutta Italia uomini e donne, italiani e migranti insieme, si stanno mobilitando per far si che la giornata del 17 ottobre prossimo sia una giornata che possa lasciare il segno. Una giornata da cui ripartire per tracciare linee di costruzione di nuovi diritti di cittadinanza. Il 17 ottobre si svolgerà a Roma una grande manifestazione nazionale contro il razzismo. Noi, associazione Città Meticcia di Empoli, vogliamo dare il nostro contributo, organizzando per domani Sabato 26 settembre un grande evento antirazzista a Empoli e lanciando un appello alla mobilitazione a tutta la cittadinanza a partecipare alla manifestazione nazionale.

Il governo italiano si sta rendendo complice di violazioni dei diritti umani più elementari. Lo sta facendo attraverso la pratica illegale dei respingimenti, che non permettono di riconoscere a chi ne ha diritto lo status di rifugiato politico e il diritto d'asilo; chiare norme internazionali come la carta europea dei diritti fondamentali vietano il respingimento verso paesi in cui non è garantito il rispetto dei diritti umani. Chi governa sa benissimo cosa attende i respinti in Libia: torture, detenzioni in condizioni disumane, violenza sessuale. Gli accordi col torturatore Gheddafi riguardano queste pratiche. Lo stanno denunciando tutte le maggiori associazioni per i diritti umani, da Amnesty International a Human Rights Watch, lo sta denunciando anche la Commissione Europea. Nonostante tutto ciò il governo fa finta di niente e continua a praticare e giustificare questa condotta illegale e disumana. Vedere addirittura accogliere in pompa magna il dittatore Gheddafi ha suscitato in tutti noi profonda indignazione.

I respingimenti, così come il pacchetto sicurezza approvato in agosto, rappresentano un ritorno al "medioevo dei diritti". La legge non è più uguale per tutti se non avere i documenti diventa reato penale, uno stato non può più dirsi civile se non permette a un clandestino nemmeno il sacrosanto diritto di riconoscere un figlio, se nega a un neonato il diritto ad avere dei genitori.
Le politiche di razzismo istituzionale si inseriscono in un contesto di incapacità di governare la crisi. Il governo, con in testa la lega, sta cercando di diffondere odio e paura verso il diverso e lo straniero fomentando così una guerra tra poveri che può avere risvolti drammatici.

I respingimenti nella pratica sono solo serviti per la campagna elettorale, per niente hanno influito sulle dinamiche di "contenimento" dell'immigrazione: se sono veri i dati dello stesso ministero dell'interno, solo l'8% dei clandestini entra via mare. Potremmo continuare a lungo sulla demagogia e la malafede insite nella dialettica del governo e dei leghisti, ministro Maroni in testa.
Stiamo assistendo ad una guerra contro i poveri. L'attacco ai diritti è attacco ai migranti, ai precari, agli studenti, ai senza casa, ai lavoratori, alla comunità lgbt.

La lotta al razzismo è allo stesso tempo lotta per il diritto alla salute, al lavoro, alla casa, difesa della scuola pubblica, del diritto all'istruzione, ai servizi, al libero accesso alla cultura. Su tutto questo, sulla vita, c'è estremo bisogno di tracciare le linee per conquistare nuovi diritti di cittadinanza. Lo abbiamo già detto e lo ribadiamo: non c'è sicurezza senza diritti.

Ci sono due possibili uscite dalla crisi, radicalmente opposte: democrazia o barbarie. Oggi è il tempo in cui bisogna decidere da che parte stare.

Invitiamo tutti e tutte domani sera al concerto Reggae con gli Working Vibes, al cs intifada a Ponte a Elsa in Via 25 Aprile. Vi invitiamo a contattarci per raggiungere insieme Roma sabato 17 ottobre, la nostra associazione si sta organizzando per poter permettere a più persone possibile di raggiungere Roma da Empoli.